Gli Incontri Coniugali: un dono dello Spirito Santo

Mi ricordo molto bene quel pomeriggio quando Gianni ci ha proposto l’esperienza degli Incontri Coniugali. Sposati da quasi quindici anni, la terza figlia stava crescendo e noi, finalmente fuori dalla routine dei pannolini, delle pappe, dei pasti fuori orario cominciavamo a tirare il fiato e a guardarci in giro. Si è vero la routine, anche quella fatta della gioia per i bambini che crescono, cominciava ad andarci un po  stretta, pur se forse non ce ne rendevamo bene conto.
Eravamo contornati da amici veri, con bambini dell’età dei nostri, con due belle famiglie alle spalle, insomma non ci mancava niente, eppure il nostro rapporto si stava incanalando in uno schema tranquillo, molto ”per bene”, senza scossoni ma anche senza slanci.
Forse proprio perché anche senza saperlo lo cercavamo, la proposta di Gianni ci ha incuriosito. Detto fatto abbiamo parcheggiato i bambini e siamo partiti.
Ricordo bene come siamo andati, con un misto di curiosità , scetticismo, senso di superiorità , insofferenza e forse anche - non confessata - un po’ di paura, e ricordo altrettanto bene come ne siamo usciti: frastornati e diversi. Scendendo dalla Madonna del Monte pensavamo ai tre discepoli che scendevano con Gesù dal monte della Trasfigurazione e al misto di sentimenti che dovevano aver provato.
Lungo i due giorni di cammino ci eravamo riscoperti, ma soprattutto avevamo scoperto che eravamo innamorati come e forse di più di quando anni prima avevamo deciso di sposarci e che insieme volevamo rinnovare tutti i giorni quel “sì” che a suo tempo avevamo detto con meno consapevolezza. L’incontro ci aveva aiutato anche a mettere a fuoco alcuni strumenti, oggi direi indispensabili, per continuare nel cammino.
E la nostra vita è cambiata davvero. Certo ci sono alti e bassi e discutiamo, ci facciamo dispetti, ci chiediamo scusa, insomma quello che succede in tutte le nostre case, ma non è più come prima. Il primo termometro sono stati i figli, poi i molti parenti e amici: ci pare di poter dire che se ne sono accorti davvero tutti.
Ripensandoci non possiamo che dire grazie, a Gianni che ha saputo farci la proposta al momento e nel modo giusto, alla Equipe che ci ha regalato un impegno e un amore che non potevamo davvero immaginare, a quanti - e sono stati insospettabilmente tanti - hanno “congiurato” con la loro preghiera per noi, ma soprattutto allo Spirito Santo che per noi chiede al Padre ”con gemiti inesprimibili“ quello che ci serve davvero...
Il dono che abbiamo ricevuto è troppo grande e troppo bello per tenerlo per noi, così quando qualche anno dopo ci hanno chiesto di far parte dell’equipe di annuncio abbiamo accettato con gioia ed è stato bello prepararsi a lungo e con amore a condividere la nostra esperienza con altre coppie che non conoscevamo ancora. Altre volte abbiamo fatto equipe rinnovando l’entusiasmo e il calore del rimeditare insieme il messaggio che avevamo ricevuto. E’ bello capire che “il trucco” è quello di sapersi fare da parte perché lo Spirito, ricevuto nel Battesimo e confermato dal Matrimonio con un Ministero particolare, possa, attraverso di noi e con il nostro amore, arrivare ad altri.
Sapersi fare da parte, perché gli Incontri Coniugali sono un servizio agli sposi, alle famiglie, alla Chiesa e alla Società , e solo marginalmente un Movimento: che ha solo lo scopo di organizzare la continuazione della proposta e la necessaria logistica.
L’esperienza, nata oltreoceano è arrivata a Genova nel 1977 grazie alla iniziativa di padre Pio Castagnoli allora missionario in Messico. Da allora si sono tenuti 96 incontri ai quali hanno preso parte più di mille coppie e almeno 60 sacerdoti e religiosi/e. Grazie alla missionarietà  di alcune coppie l’esperienza è stata trasmessa anche fuori Diocesi.
Il nostro invito a tutte le coppie è “Venite e vedete”, regalatevi un week-end di coppia un po’diverso.


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